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Linfedema arti inferiori unilaterale o bilaterale

Visita per linfedema alle gambe

Linfedema arti inferiori unilaterale o bilaterale: cos’è e come viene trattato

Il linfedema arti inferiori è la forma più comune di questa patologia che può presentarsi unilateralmente o bilateralmente, ovvero colpire solo una gamba o entrambe. Ma cos’è questa patologia e come si manifesta?

Il linfedema è una patologia che nelle forme più gravi diventa invalidante. È caratterizzata da un accumulo e ristagno di linfa nei tessuti, un accumulo ovviamente eccessivo. È una condizione clinica che colpisce in prevalenza gli arti inferiori ma in alcuni casi anche quelli superiori.

Tutti i disturbi che ne conseguono sono generati da un malfunzionamento del sistema linfatico. Il linfedema è classificato come primario o secondario in base ai sintomi e al decorso della malattia stessa.

I sintomi del linfedema sono principalmente due e spesso abbastanza severi da compromettere la mobilità. La deambulazione diventa difficoltosa a causa dell’edema che caratterizza le gambe soprattutto dal ginocchio al piede e dal senso di pesantezza e di indolenzimento.

In base alla gravità del linfedema gli arti possono essere colpiti da dolori e forte tensione allo strato cutaneo, in queste condizioni camminare normalmente diventa impossibile. Una zona molto colpita dall’edema è quella delle caviglie.

La stasi linfatica degli arti inferiori non è curabile ma possono essere applicate terapie che migliorano la qualità della vita e che possono ripristinare l’autonomia nei movimenti. Una delle terapie che si possono applicare è la tecnica del linfodrenaggio manuale.

Manifestazioni avverse della circolazione linfatica agli arti inferiori compromessa

Come dicevamo in precedenza il linfedema è un anormale accumulo di liquido composto da proteine, posizionato tra gli strati cutanei degli arti inferiori. L’ostruzione e il malfunzionamento del naturale drenaggio linfatico genera una forma di gonfiore cronico alle gambe.

L’edema, la cui causa è la stasi linfatica nelle gambe, è il sintomo più evidente del linfedema. La parte più colpita da questa patologia sono, come già detto, le gambe nella maggior parte dei casi, ovvero circa l’80% ma possono essere interessati anche il viso, il tronco, gli arti superiori e i genitali.

In tutti i casi di linfedema cronico notiamo un andamento asimmetrico ovvero il disturbo colpisce un solo arto, ma vi sono anche casi nei quali il linfedema arti inferiori si manifesta in entrambe le gambe o in entrambe le braccia. Dobbiamo sottolineare che non tutte le forme di linfedema sono identiche.

Il gonfiore può essere più o meno accentuato, proprio in base alla gravità e alla datazione dell’insorgere della malattia. In alcuni soggetti si può osservare un gonfiore leggero alle zone colpite, mentre in altri il linfedema può diventare talmente grave da sfociare nel disturbo chiamato elefantiasi.

Al gonfiore localizzato ed evidente si associano anche altri sintomi come ad esempio la colorazione della pelle, che lungo l’arto colpito assume molto spesso toni scuri oppure tende a diventare lucida o addirittura a scolorirsi.

Gradatamente insorge anche la difficoltà a piegare l’arto o a muoverlo, la pelle si ispessisce diventando ruvida al tatto e indolenzita. La pelle si infetta facilmente, bastano infatti un piccolo graffio o qualche piccola lesione per creare una zona infetta. Nei casi di gonfiore estremo la pelle tende ad autolacerarsi con fuoriuscita spontanea di linfa.

Sintomi e complicanze della stasi linfatica alle gambe

Trattamento linfedema arti inferiori
Come già specificato in precedenza chi viene colpito dal linfedema prova un costante senso di costrizione e di appesantimento agli arti, che diventano anche doloranti. Un altro sintomo molto diffuso nelle persone colpite dal linfedema arti inferiori è il prurito.

I sintomi appena elencati sono quelli più comuni e più diffusi ma possono verificarsi anche:

    • debolezza generale,
    • brividi e/o febbre,
    • fatica e disagio generate dal peso dell’arto,
    • compromissione totale o parziale di qualsiasi attività quotidiana,
    • infezioni fungine o infezioni batteriche ricorrenti,
    • ulcerazioni,
    • alterazioni,
    • verruche,
    • ragadi,
    • cellulite

Come diagnosticare la circolazione linfatica arti inferiori

I metodi per migliorare la circolazione linfatica nei casi di linfedema acuto o cronico sono di diverso genere, va da sé però che per iniziare una terapia efficace e mirata è necessario effettuare esami che possono portare a una diagnosi sicura.

Principalmente la diagnosi viene generata da una visita medica diretta all’arto colpito dall’edema, quindi parliamo di una diagnosi clinica, ma per accertare in maniera approfondita è possibile ed è anche necessario utilizzare tecniche di Imaging.  Ad esempio la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica.

Altri due esami utili sono l‘eco color doppler alle gambe e la linfoscintigrafia che è una tecnica di emaging diagnostica all’avanguardia, con la quale si ottiene una visione completa del sistema linfatico ovvero dei linfonodi e dei vasi linfatici che compongono tutta la microcircolazione.

La  linfoscintigrafia viene effettuata attraverso l’iniezione nella regione sottocutaneo relativa alla zona colpita dal linfedema, di liquidi di contrasto radioattivi, che permettono di evidenziare nelle immagini il sistema linfatico e l’eventuale compromissioni dello stesso, mettendo in evidenza tutti quei settori nei quali la linfa ristagna e si accumula con conseguente stasi linfatica gambe.

I trattamenti personalizzati

Trattamento personalizzato linfedema arti inferiori
Il trattamento per alleviare tutti i sintomi e i disturbi del linfedema arti inferiori generati dalla compromissione della circolazione linfatica, con conseguente edema diffuso, è principalmente il linfodrenaggio manuale. Inoltre il programma di cura personalizzato comprende sempre anche varie sedute di fisioterapia.

Il linfodrenaggio, come altre metodologie di cura è finalizzato a ripristinare in parte, se non completamente, la mobilità dell’arto o degli arti e ridurre sensibilmente la sofferenza del paziente, sia psicologica che fisica, oltre che intervenire per prevenire le eventuali infezioni. Tutti i trattamenti per il linfedema unilaterale o bilaterale sono terapie a lungo termine che combattono l’ostruzione linfatica e tutto quello che ne consegue.

Quindi a seguito di tutti gli accertamenti medici, e una volta stabilito di quale tipo è il linfedema in questione, si possono avviare le cure e le terapie del caso, in centri specializzati. Infatti è molto importante affidarsi a un centro di cura di alto profilo come ad esempio Villa Regina ad Arco di Trento.

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