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Parkinson: riabilitazione in centri specializzati

Parkinson riabilitazione

Parkinson riabilitazione: l’importanza dei trattamenti per la ripresa dei pazienti

Parkinson riabilitazione: prima di iniziare a parlare dell’importanza e dell’utilità della riabilitazione nell’ambito nella malattia di Parkinson, è doveroso spiegare di che cosa si tratta. Cos’è la malattia di Parkinson, come si manifesta e come possibile intervenire per aiutare chi ne è colpito.

In cosa consiste la malattia di Parkinson? Si tratta di una forma neurodegenerativa con un’evoluzione caratterizzata da una spiccata lentezza del peggioramento dei sintomi, ma inesorabilmente progressiva. Infatti trascorrono vari anni dall’inizio della degenerazione dei neuroni alla comparsa dei sintomi.

Le funzioni che vengono compromesse nel soggetto colpito dal Parkinson sono prima di tutto il controllo dell’equilibrio e dei movimenti in generale. Infatti questa malattia è inserita nel gruppo delle patologie che in medicina sono definite disordini del movimento. Il Parkinson è la più nota e anche la più frequente come percentuale di insorgenza.

La malattia di Parkinson pare che sia conosciuta da migliaia di anni. Una descrizione molto fedele all’insieme dei sintomi è stata trovata infatti in un trattato di medicina indiana con una datazione che si aggira intorno al 5.000 a.C.

Altre note rilevanti su questa malattia risalgono a 2.500 anni fa e sono state scritte su un documento di medicina cinese. La malattia, in epoca più recente prese il nome da un medico chirurgo di Londra. Precisamente nel diciannovesimo secolo.

Questo studioso fu il primo a descrivere, anche se in modo parziale, i sintomi del Parkinson in una piccola pubblicazione intitolata “trattato sulla paralisi agitante”. Questo medico è scomparso nel 1.824 e ha lasciato un segno fondamentale per i futuri studi e ricerche sulla malattia di Parkinson.

Malattia degenerativa diffusa in tutto il mondo

Stiamo parlando di una malattia che si manifesta regolarmente in tutto il mondo, in tutti i popoli, ovvero senza nessuna discriminazione etnica e in entrambi i sessi. Ma con una prevalenza abbastanza rilevante sulla popolazione maschile.

Questa patologia degenerativa insorge intorno ai 50 anni. In alcuni casi, non molto frequenti ma presenti, si manifesta precocemente, ovvero tra i 20 e i 40 anni. Oltre i 60 anni il Parkinson ha una percentuale di insorgenza del 2% sulla popolazione globale di un Paese, mentre prima del ventesimo anno di età è assolutamente rara.

Supporto costante nella riabilitazione Parkinson

Parkinson : le zone profonde del cervello che vengono colpite dalla patologia

Questa malattia ovviamente colpisce il cervello, ma in zone molto profonde, che sono quelle parti coinvolte proprio nel controllo dell’esecuzione dei movimenti. Il Parkinson inizia a manifestarsi quando la produzione di dopamina nel cervello diminuisce in modo rilevante.

La produzione ridotta di questa sostanza è dovuta a un progressivo fenomeno di degenerazione neurale. Soprattutto in un’area chiamata “sostanza nera”. All’insorgere dei sintomi palesi la funzionalità neurale è ridotta già di oltre il 60% e inizia così anche l’accumulo della sinucleina.

La sinucleina è una proteina che non dovrebbe in nessun caso concentrarsi in quantità elevate in nessuna zona del cervello, anzi proprio per questi accumuli, alcuni studi la ritengono proprio responsabile della diffusione del Parkinson in tutto il cervello.

Altri recenti studi sulla malattia di Parkinson hanno ipotizzato un periodo di tempo di circa 5 anni tra l’inizio della degenerazione dei neuroni e la comparsa dei sintomi degenerativi e progressivi motori, quindi possiamo affermare che inizialmente è una malattia silente che poi si manifesta all’improvviso.

Cause della malattia di Parkinson

Le cause del morbo di Parkinson non sono ancora ben note alla comunità scientifica, gli elementi coinvolti come causa di questa malattia sono di vario tipo e agiscono in contemporanea per lo sviluppo dei sintomi. Sono principalmente sintomi di carattere genetico, ovvero attribuibili a mutazioni dei geni.

Si tratta quindi in massima parte di una malattia a decorso familiare, ovvero le persone che hanno un rapporto di stretta parentela con pazienti portatori della malattia di Parkinson sono esposti a fattori di rischio più elevati.

Parkinson riabilitazione: altre cause e fattori per lo sviluppo del morbo di Parkinson

Altri fattori che determinano l’insorgere del morbo di Parkinson sono di carattere tossico, come ad esempio un’esposizione prolungata nell’ambiente di lavoro a tossine contenute in sostanze chimiche.

Citiamo i pesticidi o gli idrocarburi o solventi particolarmente tossici come la trielina. I fattori di rischio si nascondono anche in alcune professioni come quella del fabbro o del saldatore. O tutte quelle mansioni che espongono il soggetto alla vicinanza e alla manipolazione di metalli pesanti.

Mentre invece il tanto demonizzato fumo di sigaretta riduce sensibilmente il manifestarsi della malattia di Parkinson.

Parkinson sintomi principali del morbo

  • tremore a riposo
  • lentezza nel muoversi
  • rigidità
  • disturbi dell’equilibrio
  • disturbi della deambulazione
  • postura curva
  • deglutizione compromessa
  • salivazione eccessiva
  • potenza della voce diminuita

Parkinson riabilitazione sintomi e terapie

La malattia di Parkinson però si manifesta anche con sintomi non motori ovvero si possono presentare casi di insorgenza molto distanziata dalla comparsa dei sintomi motori.

I sintomi non motori si manifestano nella fase iniziale e sono generalmente disturbi vegetativi, come alterazioni delle funzioni viscerali, alterazione dell’olfatto, alterazione del sonno, alterazione dell’umore, alterazione della capacità cognitiva, presenza di affaticamento e dolori diffusi.

Sintomi che raggruppano un insieme di manifestazioni non facilmente identificabili o riconducibili al morbo di Parkinson. Parliamo di:

  • stipsi
  • disturbi della minzione
  • disturbi urinari in genere
  • disfunzioni sessuali
  • ipertensione arteriosa
  • sudorazione eccessiva
  • disturbi dell’olfatto
  • disturbi del sonno
  • depressione e cambi di umore repentini
  • stati d’ansia e apatia
  • comportamento ossessivo compulsivo
  • compromissione delle capacità cognitive
  • sintomi psicotici

Curare il morbo di Parkinson richiede percorsi diversificati e programmi terapici che possono intervenire a 360° sia sui problemi di carattere neurodegenerativo che di carattere motorio dato che uno è la diretta conseguenza dell’altro.

Centri Parkinson d’eccellenza in italia

Riabilitazione del Parkinson, questa è una delle fasi più importanti nel percorso di cura del morbo di Parkinson. Per assistere, curare e guidare in un miglioramento progressivo i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, esistono centri e cliniche di cura specializzate proprio in questa patologia, che porta gradualmente un vero e proprio spegnimento del cervello umano.

A questo proposito fra tutti i centri di cura professionalmente avanzati, vogliamo citare come esempio eccellente Villa Regina ad Arco di Trento. Una clinica per la riabilitazione del Parkinson all’avanguardia che può offrire un quadro completo di terapie dedicate al morbo di Parkinson.

La malattia di Parkinson è una patologia cronica a progressione lenta, che come abbiamo già visto si manifesta compromettendo le funzioni motorie, vegetative, e cognitive. Compromettendo progressivamente la qualità della vita del paziente.

I trattamenti appropriati e mirati possono migliorare sensibilmente l’aspettativa di vita, ovviamente parliamo di una malattia incurabile. Ma che può essere resa più sopportabile attraverso terapie e trattamenti prolungati.

Infermiera con paziente in riabilitazione per il Parkinson

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